- CHE COS'E' LA RICOSTRUZIONE DELLE UNGHIE?
E' necessario precisare gli esatti nomi che si racchiudono sotto il nome di ricostruzione:
COPERTURA = struttura che ricopre interamente l'unghia naturale mantenendo la sua lunghezza
ALLUNGAMENTO = questo può realizzarsi con diversi sistemi (tip, cartina, seta...) e consiste nel creare un prolungamento alla propria unghia naturale rendendola quindi più lunga e donandole la forma preferita (talvolta con la copertura ciò non è possibile).
RITOCCO = il nome in realtà inganna, poichè consiste nell'assottigliare la struttura precedentemente realizzata, a seguito della ricrescita avvenuta nei giorni, e nel realizzarne una nuova QUASI da capo.
La parola ritocco sembrerebbe apportare piccole modifiche alla struttura già esistente, invece in questa fase viene rimosso molto materiale e si può scegliere un nuovo look!
- LA RICOSTRUZIONE FA MALE?
E' sicuramente consigliato rivolgersi a persone specializzate e assolutamente MAI a chi si improvvisa, poichè i rischi di creare danni non sono da sottovalutare.
Sarà l'operatrice o l'operatore a consigliare alla persona quando è il momento di fare l'intervallo e rimuovere la ricostruzione, in base allo stato di salute dell'unghia.
Non è possibile definire un periodo per poter tenere la ricostruzione uguale per tutte, poichè è molto soggettivo. Tuttavia si consiglia di interrompere dopo 1 anno e mezzo o 2 circa. L'intervallo che seguiterà può variare da un minimo di 3 mesi.
- QUAL'E' LA TECNICA MIGLIORE DI RICOSTRUZIONE?
Le tecniche più diffuse al momento sono il GEL e l'ACRILICO.
L'uno si presenta in confezione già pronta, di diversa viscosità in base alle preferenze dell'operatrice o operatore, e ha bisogno di essere polimerizzato (indurito) in lampada uv.
Il risultato finale è solitamente molto naturale e il materiale risulta molto flessibile, accompagnando i vari movimenti che può subire l'unghia.
L'acrilico nasce dall'unione di un liquido (monomero) e una polvere (polimero), i quali per reazione chimica, formano un materiale inizialmente morbido, da lavorare accuratamente, prima di polimerizzare da solo, senza bisogno di lampada uv.
Il risultato anche in questo caso è molto naturale, sebbene più "vetroso" ed è molto più rigido, non asseconda i movimenti dell'unghia.
In alcuni casi è preferibile un metodo piuttosto che l'altro (per esempio in casi di unghie debolissime, ci si avvarrà dell'acrilico, che non agevolando i movimenti permetterà una crescita senza sfaldature o minimizzando le possibilità di rotture. Il gel è ideale per coperture di unghie naturali poichè dà un effetto quasi di smalto, avendo la scelta di non dover creare una struttura troppo rigida e robusta).